Volterra che cura - Ex Ospedale psichiatrico
Ci chiamavan matti
di e con Gianni Calastri
musica e sonorizzazione dal vivo di Andrea “Lupo” Lupi
scenografia di Paolo e Alessandro Pineschi
foto di scena di Sabrina Marianelli
La lettura-spettacolo “Ci chiamavan matti. Voci di muto amore” nasce dalle letture di alcune lettere degli internati nel manicomio di Volterra effettuate durante le visite guidate all’ex manicomio e dallo spettacolo teatrale-musicale “Che Matti. Voci e suoni dai manicomi”, messo in scena insieme al gruppo musicale I Disertori. Ho accettato con piacere l’invito di portare di nuovo sul palco le voci negate di così tante persone, uomini e donne, rinchiuse nei manicomi di Volterra, Siena e Arezzo nel corso del secolo scorso. Oltre ad alcune lettere tratte da Corrispondenza Negata, il testo si compone del diario di una internata nel manicomio di Siena e da alcune testimonianze provenienti dal manicomio di Arezzo tratte dal lavoro di A.M. Bruzzone “Ci chiamavano matti”. Voci che si liberano dalle loro lettere, da quei muri freddi e incrostati di rabbia, grida, suppliche e silenzi; voci che meritano di essere ascoltate. Lo spettacolo è impreziosito dalla scultura realizzata da Paolo e Alessandro Pineschi e dalle suggestive sonorizzazioni effettuate dal vivo da Andrea “Lupo” Lupi.
Organizzato da: ASSOCIAZIONE INCLUSIONE GRAFFIO E PAROLA ONLUS
Ex Ospedale Psichiatrico - Volterra
18 Agosto
DALLE 18:00 ALLE 20:00
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